In questo breve blog spiegheremo:
- Cosa sono le vie lunghe o vie multipitch
- Le tipologie delle vie lunghe
- L’attrezzatura nelle vie lunghe Sportive
- L’attrezzatura nelle vie lunghe Alpinistiche classiche o “trad”
- L’abbigliamento consigliato
- Le scarpe da avvicinamento o approach shoes
Che cosa sono le vie lunghe o multipitch?
Le vie lunghe o vie multipitch, anche dette vie a piú tiri, sono vie di arrampicata caratterizzate da una lunghezza tale per cui è necessario suddividerne la salita in più parti (ognuna delle quali e’ chiamata in gergo tiro o lunghezza) al termine delle quali si hanno le soste.
Questa caratteristica implica una serie di considerazioni che devono essere fatte da chi arrampica prima di approcciarsi alla loro scalata soprattutto alla luce della loro tipologia. Vediamo quali sono queste considerazioni e come dipendono dal tipo di via lunga.
Tipologie delle vie lunghe
Tralasciando le vie in artificiale, in base al tipo e alla frequenza delle protezioni presenti sulla parete, le vie lunghe possono essere definite sportive o alpinistiche (classiche).
Le vie lunghe sportive sono caratterizzate dalla presenza di protezioni fisse (spit, fix, resinati) disposte con una certa frequenza e regolarità lungo lo sviluppo della via.
Le vie alpinistiche classiche, anche dette Trad (abbreviazione dell’inglese traditional) sono caratterizzate dall’assenza di protezioni fisse ad eccezion fatta di chiodi da fessura. La protezione in queste vie avviene mediante l’utilizzo di protezioni mobili come Friends, blocchi da incastro (Nuts, eccentrici) o cordini da inserire nelle clessidre naturali della roccia. Molto spesso le vie lunghe presentano situazioni miste che spaziano tra questi due estremi.
Come prepararsi per una via lunga: L’attrezzatura
La caratteristica principale della via lunga e’ quella di impegnare gli arrampicatori per un tempo considerevolmente maggiore rispetto a ciò che avviene con l'arrampicata in falesia ed in condizioni più precarie. Questo comporta una serie di fattori che devono essere tenuti a mente nel preparare l’attrezzatura da portare con sé.
In generale, più una via tende verso la tipologia Alpinistica o trad, maggiore è il numero e la varietà di materiale che dovrà essere considerato. Bisogna però fare attenzione a mantenere il giusto equilibrio tra attrezzatura e peso per evitare di appesantire il carico e rendere meno godibile l’esperienza.
L’attrezzatura nelle vie lunghe sportive.
Se le vie lunghe sono interamente protette basterá portare con se’, oltre alla normale attrezzatura per l’arrampicata in falesia (imbrago, casco, scarpette, rinvii, corda, assicuratore):
- Un discensore nel caso si dovesse ricorrere ad una discesa in corda doppia
- Cordini, fettucce o spezzoni di corda per collegare i punti di sosta,
- Cordino in kevlar per eseguire un nodo autobloccante
- Fettucce, anelli precuciti (slings) per allungare opportunamente i rinvii qualora fosse necessario.
- Zaino
- Lampada Frontale
Siccome durante le vie lunghe imbrago, caschetto e scarpette dovranno essere indossati per un tempo prolungato, il consiglio di FraAndrea é quello di non sottovalutare il fattore comodità. Fermo restando che, a paritá di requisiti minimi di sicurezza, ogni scelta in tal senso è fortemente personale, si potrebbero privilegiare imbraghi con qualche grammo di imbottitura in piú che verrà apprezzata durante periodi statici come nelle fasi di assicurazione del primo o del secondo di cordata in soste piccole e poco spaziose. Nel caso degli imbraghi si dovrà considerare anche il numero di portamateriali in base all’attrezzatura che dobbiamo portarci appresso. Per maggiori informazioni sugli imbraghi visita il blog Imbraghi per Arrampicata, Falesia, Vie Lunghe. Considerazioni analoghe vanno fatte per il casco (che deve essere traspirante e comodo) e per le scarpette.
Vediamo ora gli altri componenti che entrano a far parte dell’attrezzatura per affrontare una via lunga sportiva.
Freno e Discensore
Al contrario di quanto avviene in falesia, in cui si utilizza una sola corda di un diametro variabile tra i 9 e gli 11 mm, è preferibile affrontare le vie lunghe con 2 mezze corde per:
- Dividere il peso del materiale durante la fase di avvicinamento
- Avere la possibilita’ di effettuare calate in corda doppia che siano di una lunghezza maggiore
- Diminuire la sollecitazione sui punti di ancoraggio
Quest’ultimo punto assume un’importanza via via crescente passando da una tipologia di via sportiva ad una tipologia Alpinistica (Trad) per le quali arrampicare con due mezze corde diventa di fondamentale importanza.
Per i motivi sopra elencati si tendera’ ad utilizzare maggiormente un freno che dissipi gradualmente l’energia e che consenta di utilizzare due corde.
Qui di seguito troverete un elenco, a titolo di esempio, di alcuni dei freni maggiormente impiegati
- Reverso
- Nodo mezzo barcaiolo
- Be up
- GriGri
Cordini, fettucce, anelli precuciti, spezzoni di corda e cordino in Kevlar
Cordini, fettucce e spezzoni di corda sono molto utili per affrontare le vie lunghe sportive ed, in alcuni casi, diventano indispensabili ad esempio quando le soste non sono attrezzate e bisogna unire opportunamente gli ancoraggi per costruirne una.
In generale cordini, fettucce e spezzoni di corda servono per:
- Unire i punti di sosta nei casi in cui manca la catena di congiunzione tra gli ancoraggi
- Integrare ulteriormente le protezioni sfruttando le caratteristiche naturali della roccia (clessidre, spuntoni, alberi)
- Allungare i rinvii
- Eseguire manovre di autosoccorso
Menzione a parte merita il cordino in Kevlar che, opportunamente giuntato (con nodo doppio o triplo inglese, nodo cappuccio ecc…) per ottenere un anello, serve ad effettuare nodi autobloccanti (mashard, prusik, bellunese) indispensabili per:
- Discesa in corda doppia
- Operazioni di autosoccorso della cordata
- Risalita su corda
Zaino
La scelta dello zaino è di fondamentale importanza per poter affrontare una via lunga nel modo più piacevole possibile.
Al contrario di quanto avviene durante l’arrampicata in falesia infatti, in cui il materiale superfluo viene lasciato ai piedi della parete, in una via multipitch l’attrezzatura dovrà essere trasportata lungo la salita e… la discesa!
Lo zaino viene generalmente portato dal secondo o dai secondi di cordata per non appesantire eccessivamente il primo che è impegnato ad aprire e proteggere la via.
Poichè lo zaino ci accompagnerà lungo tutta la durata dell’esperienza, esso dovrà:
- Essere di dimensione ridotta
- Avere una forma tale da minimizzarne il volume per consentire il passaggio ed i movimenti in eventuali tratti angusti come ad esempio i camini.
Altre caratteristiche desiderabili sono:
- Facilità di apertura per un rapido accesso al contenuto (one-handed top closure)
- Porta casco
- Scompartimento per sistema di idratazione tipo camelback
- Fettuccia porta corda
- Assenza di cinghie e lacci che possano impigliarsi nelle asperità della roccia
Per un elenco dettagliato degli Zaini per arrampicata visita il blog: Zaini per arrampicata per vie lunghe
Lampada Frontale.
Generalmente nelle attivitá outdoor é buona norma non sottovalutare mai eventuali imprevisti che possono protrarre il tempo di permanenza lontani dalla… retta via!
Questo é ancora più vero se nell’equazione aggiungiamo anche decine di metri di corda che potrebbero annodarsi o incastrarsi durante le varie manovre.
Una delle cose che FraAndrea non toglie mai dallo zaino è una lampada frontale: meglio averla e non doverla usare che doverla usare e non averla!
Trovate maggiori informazioni sulle lampade frontali nel blog: Lampade frontali per arrampicata ed escursionismo.
In generale, per l’arrampicata, le caratteristiche da ricercare sono:
- Leggerezza
- Facilitá di utilizzo
- Possibilitá di passare rapidamente da un setting predefinito alla massima potenza
- Resistenza all’acqua
- Ampiezza di raggio di illuminazione
L’attrezzatura nelle vie lunghe Alpinistiche
I blocchi da incastro
Quello che caratterizza le vie lunghe alpinistiche classiche o “trad” rispetto alle vie lunghe sportive, è l’assenza di protezioni fisse.
Per proteggere la via si usano quindi i blocchi da incastro, anche detti protezioni mobili perchè vengono posizionati dal primo di cordata e recuperati dal secondo.
I moderni blocchi da incastro si dividono in due grandi famiglie a seconda che abbiano o meno componenti meccaniche al loro interno e che possano essere utilizzati in modo “attivo” o “passivo”.
Alla prima categoria appartengono i Friends. Alla seconda i nuts, gli eccentrici (Hexes) e i tricam.
Questi ultimi meritano una menzione a parte in quanto, pur non avendo componenti meccaniche, possono essere utilizzati sia in modo passivo, come un semplice nut o dado, sia in modo attivo sfruttando quella che in inglese viene definita “camming action”.
Qui di seguito ci limiteremo ad un elenco dei principali tipi con una breve descrizione per potersi orientare:
Friends. Anche detti SLCD (spring loaded camming devices) sono protezioni costituite solitamente da 4 camme azionate da molle. Rientrano tra le protezioni “attive” perché una volta posizionate, un’eventuale trazione fa sì che aumenti la superficie di contatto tra i lobi della camma e il profilo della roccia. Tra i Friends più utilizzati si hanno i camalot Black Diamond e quelli DMM. I vantaggi dei friends sono sicuramente la velocitá e la facilitá di utilizzo.
Nuts.Sono blocchi da incastro senza componenti meccaniche. Vengono inseriti ed incastrati nelle fessure in modo da prevedere il più possibile la direzione principale di sollecitazione in caso di caduta. Per le loro caratteristiche vengono dette anche protezioni passive perchè non aumentano l’attrito all’aumentare della forza applicata.
Hexe. Simili ai nuts ma con forma irregolare e volumi maggiori, offrono una migliore protezione in fessure orizzontali ed un numero maggiore di possibilità di inserimento.
TricamProgettati nel 1973 da Greg Lowe e prodotti da CAMP, sono blocchi da incastro costituiti da una testa con un profilo concavo ed uno convesso e da una fettuccia. I Tricam possono essere utilizzati sia in modo passivo (come un nut) sia in modo attivo quando la fettuccia viene posizionata all’interno della guida costituita dai profili ricurvi della testa. Una volta posizionati come protezioni attive, la fettuccia, se sottoposta ad una forza di trazione, scorre parzialmente all’interno della guida provocando una rotazione della testa che aumenta il volume del profilo del Tricam garantendo un maggiore incastro nella fessura in cui é stato posto. I tricam trovano impiego soprattutto nelle tasche e nelle fessure orizzontali, ovvero nelle situazioni più difficili da proteggere con le protezioni classiche (Friends, nuts).
Coltello
Una delle cose che non dovrebbe mai mancare all’imbrago di chi arrampica una via lunga alpinistica é un coltello. Esso tornerá utile per tagliare eventuali spezzoni di corda ritenuti poco sicuri e lasciati in loco qualora impedissero di utilizzare la propria e più sicura attrezzatura. Il coltello puó tornare utile anche nel caso in cui si debba tagliare un pezzo di corda danneggiato
Abbigliamento
Per quel che riguarda l’abbigliamento per le vie lunghe, vale la stessa regola generale che si applica per l’attrezzatura ovvero mantenere il giusto equilibrio tra ingombro ed effettiva utilità.
In Generale, e a seconda della stagione, è sempre utile avere capi con le seguenti caratteristiche:
Traspiranti
Ad elevata comprimibilitá
Di ridotto peso ed ingombro
Informazioni più dettagliate sull’abbigliamento per arrampicata e vie lunghe nel blog: il Migliore abbigliamento per affrontare una via lunga
Scarpe da avvicinamento (scarpe da approccio o approach shoes)
Siccome spesso le vie lunghe, specialmente in ambiente alpino, presuppongono un avvicinamento che può richiedere una parte considerevole del tempo che si dedica all’escursione, e’ importante scegliere bene le scarpe che ci accompagneranno ai piedi della parete prima e a casa poi!
Le scarpe da approccio o avvicinamento devono avere le seguenti caratteristiche:
- Avere una mescola del battistrada morbida per aumentare il grip sulla roccia
- Avere una forma fasciante e precisa
- Essere leggere
- Avere una tomaia molto resistente all’abrasione, a causa del terreno in cui verranno impiegate
- Preferibilmente avere un anello di tessuto per poterle agganciare facilmente con un moschettone
- Avere una allacciatura estesa verso la punta
- Avere la climbing zone ovvero una parte della suola più liscia per migliorare il grip in arrampicata.
In generale la scarpa da avvicinamento e’ la fusione tra una scarpetta da arrampicata ed una scarpa da hiking. I modelli in commercio quindi si muovono tra questi due estremi a seconda che sia privilegiata rispettivamente una calzata più tecnica o piu’ comoda.
Una scarpa da approccio molto tecnica potrà essere anche utilizzata per affrontare i tiri meno impegnativi della via garantendo su di essi un comportamento simile a quello di una scarpetta da arrampicata pur mantenendo una comodità di gran lunga superiore.
Per le loro caratteristiche di precisione, robustezza e comodità le scarpe da avvicinamento sono molto utilizzate anche per affrontare le vie ferrate.
Trovate maggiori informazioni sulle scarpe da avvicinamento nel blog: scarpe da avvicinamento o approccio